Lo shiatsu è molto diffuso in Italia
Lo shiatsu è molto diffuso in Italia: migliaia gli operatori, decine le scuole e associazioni. Ha filoni e stili diversi: per alcuni è una terapia, per altri è una pratica che favorisce la salute attraverso un riequilibrio energetico globale. Comunque, in nessun caso lo shiatsu può sostituirsi a cure mediche, perché come altre discipline affini non è riconosciuto ufficialmente dalla legge come atto medico o come pratica paramedica, come avviene invece in Giappone e in altri Paesi europei. Ma ci sono diversi esempi di impiego dello shiatsu nelle ASL ed esperienze di sperimentazione del suo effetto negli ospedali. Di fatto chi pratica shiatsu se è un terapista riconosciuto (come i fisioterapisti) può farne anche uso per terapia, oppure è una figura ancora in attesa di una regolamentazione, il diplomato in shiatsu, che deve limitarsi a svolgere un lavoro di riequilibrio energetico.
Per sapere se ci si rivolge a un professionista qualificato bisogna verificare i requisiti forniti dalla scuola dove ha imparato e dell’associazione a cui è iscritto. Le scuole forniscono una formazione almeno triennale. Alcune hanno esperienza ormai trentennale, altre sono nate di recente. Le associazioni dei professionisti hanno un codice deontologico che chiarisce i doveri del professionista, che non può sostituirsi al medico. Sono pochi i medici che praticano lo shiatsu: richiede un percorso di formazione molto lungo e impegna molto tempo per le sedute. Ma diversi medici mandano pazienti dagli operatori shiatsu, i quali in genere comunque richiedono una diagnosi medica e chiariscono i limiti di intervento dello shiatsu a chi si rivolge.
Fonte: http://www.centrocinofiloeuropeo.it/medicine-naturali/shiatsu